Quelle di Kid Yugi sono davvero parole a caso messe in rima? L’esempio di “Lilith”

Scrivo questo articolo in risposta a un post molto interessante degli amici di TSR, che condividono il parere di un anonimo, secondo cui la scrittura di Kid Yugi altro non è che un’accozzaglia di termini complicati messi in rima, che però si trovano privi di collegamento. A esempio, l’utente adduce l’inizio della seconda strofa di Lilith e la parte di Ernia in Nemico, che per accomodarsi avrebbe messo in piedi uno strofone pieno di “parolone inutili” e “costruzioni fastidiose”.

Partiamo da un presupposto: esiste un tipo di poesia in cui le parole vengono scelte per il loro suono e non per il contenuto. La poetessa Edith Sitwell coniò il termine “poesia astratta”, ma non è necessario andare tanto lontano. Le opere letterarie in cui si affronta il nulla con un linguaggio aulico e forbito sono innumerevoli, e l’assenza di uno sviluppo non ne pregiudica la qualità. Inoltre, accostare parole (o idee) tra loro slegate è un processo, che potremmo definire di “montaggio”, diffusissimo nel cinema, nella musica e nella poesia.

Fatta questa precisazione, il frammento incriminato non presenta quella fallacia discorsiva che Mister X vuole sottolineare: la paura del revenge si associa all’insicurezza dovuta alla tossicità della relazione vissuta, e i due protagonisti vengono paragonati ad alcuni personaggi che possano in qualche modo enfatizzare questo aspetto marcio e non canonico della relazione. Quindi abbiamo la strega Bellatrix Lestrange (di “Harry Potter”) e la coppia Janet Leigh-Norman Bates del film “Psycho” di Alfred Hitchcock. La quarta barra chiama in causa l’indecisione nevrotica della ragazza davanti alla bipolarità dell’autore, che potrebbe benissimo essere sia “una star come MJ (Micheal Jordan) che un gangsta come CJ (protagonista di GTA: San Andreas)”.

Chiaro è che davanti a una metrica serrata come quella di Yugi, ossessionato dagli incastri, alcuni collegamenti potrebbero a tratti risultare forzati. Ma se pensiamo alla qualità del citazionismo e al pregio dei testi nel loro complesso, ci rendiamo conto di quanto sia stupido muovere una critica a un modo di scrivere tanto difficile ed elaborato. Esistono rapper pretenziosi che si impelagano nella ricerca della rima e della complessità letteraria, producendo alla fine una scrittura mediocre, e ne parleremo in un altro episodio, ma sicuramente Kid Yugi non appartiene a quest’ultima categoria.

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